Scorci di terra bergamasca Italiano English

Obiettivi

Il progetto "Detenuti al lavoro - Un'opportunità per le imprese" mira a far conoscere, alle imprese e alle cooperative della provincia, i benefici contributivi e fiscali esistenti a seguito dell'assunzione lavorativa di detenuti.
Per offrire un tale servizio, grazie al coinvolgimento del mondo associativo, nel 2008 è stata creata una rete di sportelli informativi ed è stata avviata un'attività di sensibilizzazione, destinata alle imprese, per favorire il reinserimento sociale dei cittadini detenuti.
L'iniziativa proseguirà anche quest'anno, per il periodo gennaio - dicembre, ponendosi i seguenti obiettivi:
- diffondere corrette informazioni sugli sgravi contributivi e fiscali previsti dalle vigenti leggi nazionali e sulle opportunità messe a disposizione da progetti nazionali/regionali sul tema dell'inclusione sociale;
- valorizzare le lavorazioni penitenziarie interne agli istituti diffondendo la conoscenza della loro esistenza presso imprese e cooperative, al fine di favorire la richiesta di commesse all'Amministrazione Penitenziaria;
- fare leva sul lavoro quale elemento di contatto tra imprese e mondo penitenziario, in modo da favorire il reinserimento lavorativo, oltre che sociale, dei detenuti;
- divulgare l'attività e le azioni realizzate attraverso il progetto, puntando sulle opportunità di "utilità sociale" di una iniziativa di questo genere, sia nei confronti delle imprese locali sia di tutti i privati cittadini.

NORMATIVA DI RIFERIMENTO
· Legge 381/91 ed eventuali leggi regionali
· Legge 22 giugno 2000, n. 193, c.d. “Legge Smuraglia”
· DPR 30/2000, n. 230, “norme sull'ordinamento penitenziario
· Decreto del Ministero della Giustizia 9 novembre 2001
· D.M. Giustizia 25/02/2002, n. 87 “Sgravi fiscali alle imprese che assumono detenuti”
· Circolare INPS n. 134, 25 luglio 2002, n. 11, 22 gennaio 2004, punto 2.5.

L’ASSUNZIONE DI DETENUTI

Per fruire dei benefici le aziende devono assumere, con contratto di lavoro subordinato (a tempo pieno o parziale) non inferiore a un mese:
• detenuti ammessi al lavoro esterno, ai sensi dell’art. 21 della Legge 354/75 (Ordinamento Penitenziario), ossia detenuti che possono uscire dal carcere per il tempo strettamente necessario a svolgere l’attività lavorativa;
• detenuti interni agli istituti penitenziari, da coinvolgere in attività lavorative che possono essere svolte all’interno dell’istituto stesso.

GLI SGRAVI DISPONIBILI

L’iniziativa, attraverso l’apertura degli sportelli informativi, permetterà di illustrare agli imprenditori tutte le opportunità derivanti dall’assunzione di detenuti, e in particolare le agevolazioni previste dalla Legge Smuraglia, che nel 2000 ha introdotto una serie di sgravi fiscali e contributivi (assicurativi, previdenziali e assistenziali) per le imprese e le cooperative sociali che assumono detenuti.

Di seguito riassumiamo i principali.
• Le imprese private e le cooperative sociali che assumono un detenuto ammesso al lavoro esterno hanno diritto a:
- un credito d’imposta di 516,46 euro mensili, valido anche per il periodo necessario alla formazione (max un mese), che precede il contratto di lavoro;
- beneficiare delle agevolazioni sopra indicate anche nei 6 mesi successivi alla scarcerazione del detenuto, qualora il rapporto di lavoro dovesse proseguire.
Per le cooperative sociali è anche previsto un abbattimento dell’80% dei contributi assistenziali e previdenziali.
• Per le imprese private e le cooperative sociali che assumono un detenuto per impiegarlo in attività da svolgere all’interno del carcere, sono valide tutte le agevolazioni sopra indicate. In tal caso, l’Amministrazione Penitenziaria cede in comodato gratuito i locali e le attrezzature eventualmente disponibili.
Le assunzioni, interne o esterne al carcere, avvengono a seguito di accordi e convenzioni stipulate con le Direzioni Penitenziarie che disciplinano l’oggetto, le attività, la formazione e la retribuzione del lavoratore.

I VANTAGGI PER LE IMPRESE

I principali vantaggi per le imprese sono legati alla riduzione dei seguenti costi:
• formazione del personale
• retribuzione del lavoro
• reclutamento e ricerca del personale.
In caso di lavorazioni interne agli istituti penitenziari si ridurranno anche i costi relativi a:
• affitto o acquisto dei locali e/o capannoni necessari all’attività lavorativa/produttiva
• acquisto dei macchinari/attrezzature, se già presenti nei locali interni al carcere
• avvio dell’attività
• sorveglianza e assicurazione dei locali e/o degli impianti produttivi
• imposte locali (ICI, smaltimento rifiuti, ecc.).